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Il Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile è un’iniziativa nazionale nata per rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
In attuazione a quanto disposto dall’art. 1, commi 392 e 393, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente di Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria, hanno firmato, in data 29 aprile 2016, il “Protocollo d’Intesa” per la creazione del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, destinato “al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”.
Il Fondo è stato istituito dall’Acri, con il compito di assicurarne la gestione, e viene alimentato dai versamenti effettuati annualmente dalle Fondazioni di origine bancaria, alle quali è riconosciuto un credito d’imposta. Il Fondo ha durata triennale (2016-2018) e una dotazione finanziaria pari a circa 120 milioni di euro l’anno.
Nel 2019 il Governo ha deciso di rinnovare il Fondo per altri tre anni, con un incentivo fiscale inferiore, ma comunque molto significativo pari al 65% sulle somme accreditate al Fondo stesso da parte delle Fondazioni di origine bancaria.
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